Lavatrice classe A: migliori del 2024, guida, prezzi, recensioni, opinioni

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La classe di risparmio energetico venne introdotta con un regolamento europeo nel 1992: questa normativa stabilisce gli elettrodomestici ad uso domestico che ne sono soggetti, e introduce quindi l’obbligo per i produttori di dotare ogni elettrodomestico da loro prodotto (se ricade nelle categorie prescelte) della cosiddetta etichetta energetica.

Si tratta di un’etichetta che ben conosciamo, solitamente a colori, esposta assieme agli elettrodomestici, se non addirittura incollata sul prodotto stesso. La normativa è stata poi integrata ed aggiornata nel 2010, che definisce in modo più corretto e preciso le varie classi energetiche, introducendo anche le ormai note classi A+, A++ e A+++. L’etichetta energetica permette oggi, a colpo d’occhio, di confrontare l’efficienza energetica di un elettrodomestico. L’efficienza energetica, però, è bene sapere che non corrisponde al consumo effettivo di un elettrodomestico. Nel caso delle lavatrici, ad esempio, a pari consumo, la lavatrice più efficiente sarà quella con capacità di carico maggiore, in quanto con lo stesso consumo di corrente elettrica è possibile lavare una quantità maggiore di bucato.

L’efficienza energetica è quindi un parametro molto utile per orientarci nella scelta della nostra nuova lavatrice: spesso inoltre, i produttori precisano sull’etichetta stessa, la percentuale di consumo rispetto ad una classe inferiore di pari caratteristiche, che può essere un buon aiuto per confrontare diversi modelli di lavatrici.

 

L’etichetta di efficienza energetica

Avrete sicuramente in mente una classica etichetta di efficienza energetica, dal momento che ormai tutti i negozi di elettrodomestici ne sono pieni. Si  tratta di un’etichetta a sfondo bianco, divisa in 4 settori:

  • Il primo settore è quello che si può trovare in cima all’etichetta, ed in cui sono indicati il modello, il produttore ed il marchio dello stesso.
  • Nel secondo settore, quello che più salta all’occhio, mostra effettivamente la classe di efficienza energetica a cui appartiene il prodotto. Vi sono rappresentate tutte le classi, con bande di diversa lunghezza e colore, mentre a destra viene indicata la classe a cui appartiene l’elettrodomestico in questione, in modo da poterla facilmente posizionare nella scala generale. Se il prodotto ha diritto all’Ecolabel (il simbolo europeo destinato a quei prodotti che mantengono un basso impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita), la troverete in questo stesso settore.
  • Nel terzo settore, verso la parte bassa dell’etichetta, è espresso il consumo medio annuo. Per le lavatrici, questo consumo è stato calcolato su una media di 220 lavatrici effettuate in un anno con programmi di durata media, ed il valore è espresso in KWh per anno.
  • Il quarto ed ultimo settore, posizionato in fondo all’etichetta, fornisce dati specifici su quel modello, e cambierà quindi non solo in base all’elettrodomestico, ma anche in base al modello. Per le lavatrici, ad esempio, potremmo trovare il consumo di acqua medio in un anno, espressa in litri, la capacità massima di carico, il rumore emesso, calcolato in dB, sia per il lavaggio che per la centrifuga (generalmente più rumorosa, e la classe di efficienza energetica della centrifuga stessa, solitamente minore di quella della lavatrice, in quanto la centrifuga tende a consumare più energia, proprio per il tipo di movimento effettuato.

La classe A

Le classi di efficienza energetica vanno formalmente da A+++ a G, ma i prodotti in commercio ormai rientrano molto spesso nelle prime tre o quattro categorie. La classe A e le sue estensioni, infatti, sono quelle che garantiscono un’efficienza energetica maggiore, sono i prodotti più nuovi e tecnologici in commercio e, se ben associate altre caratteristiche del prodotto, possono davvero consentirvi di risparmiare sulla bolletta della corrente elettrica. Ad esempio, considerato un numero medio di lavaggi (220, come per la determinazione dell’etichetta energetica), utilizzando programmi di media durata ed a temperature tra i 40 ed i 60 gradi centigradi, sia a pieno carico che a mezzo carico, è stato dimostrato che una lavatrice di classe A+++ consuma circa la metà di una lavatrice di classe D, ed anche solo tra A+++ ed A, il risparmio è di circa un terzo.

Perchè conviene scegliere una lavatrice di classe A?

Per le lavatrici, l’etichetta di efficienza energetica è entrata definitivamente in uso dal 2011, per apparecchi ad uso domestico e non, e di qualunque tipo, a carica frontale, dall’alto, ad incasso. Per ora, sono ancora escluse le lavasciuga, benché i produttori normalmente le dotano comunque di etichetta. Dall’etichetta di efficienza energetica di una lavatrice si possono trarre molte importanti informazioni atte a guidare al meglio la vostra scelta.

Innanzitutto, è bene scegliere lavatrici di classi superiori, dalla A in su, non solo perchè si tratterà di modelli nuovi, usciti da poco sul mercato e quindi con la migliore tecnologia disponibile al momento dell’acquisto, ma anche perchè, a fronte magari di un prezzo leggermente più elevato, garantiscono un buon risparmio nel lungo termine, riducendo sia l’ammontare delle bollette dell’energia elettrica (ma anche il consumo d’acqua), sia l’impatto ambientale della vostra lavatrice. Inoltre, nella stessa etichetta di efficienza energetica potrete trovare altri dati molto utili per determinare l’efficienza “globale” della vostra lavatrice.

Cos’altro valutare a parità di classe energetica?

A parità di classe energetica, infatti, è bene scegliere la lavatrice con il minor consumo di acqua annuo. Questo viene espresso il Litri, e calcolato con la stessa proporzione di lavaggi e temperature utilizzata per calcolare la classe di efficienza energetica, ed un minor consumo è conveniente, ancora una volta, sia per le vostre bollette, sia per l’ambiente. Infine, nell’etichetta di efficienza energetica è possibile notare la classe energetica della sola centrifuga. In caso di parità nelle altre caratteristiche, è bene optare per la lavatrice la cui centrifuga appartiene ad una classe più alta, in questo modo consumerà meno.

L’ultima caratteristica da tenere in considerazione, riguardo alle informazioni esposte nell’etichetta di efficienza energetica, è la rumorosità. Questa, però, dipende dalle vostre preferenze ed abitudini. Chi fa funzionare la lavatrice durante il giorno, o non ne è particolarmente disturbato dal rumore, potrà tranquillamente non soffermarsi su questa informazione, in quanto non esistono in commercio lavatrici super rumorose, ed una piccola differenza non sarà importante. Se invece la vostra lavatrice funziona prevalentemente durante la notte, o al contrario siete voi a riposare durante il giorno, avete bambini che dormono durante la giornata, o semplicemente preferite un ambiente silenzioso, potrete scegliere tra la lavatrice che emette meno rumore, sia durante il lavaggio (che, essendo la parte più lunga, rappresenta forse l’informazione più importante), sia durante la centrifuga (che comunque è generalmente più rumorosa).


“In milioni hanno visto la mela cadere, ma Newton è stato quello che si è chiesto perché.”
(Bernard Baruch)

Sono una persona curiosa di natura, appassionata di libri, casa e cucina. Scrivo per soddisfare la mia curiosità e, spero, per risvegliare la vostra (e perché avere abiti puliti e profumati è sempre fantastico).

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