Centrifuga lavatrice: tutto quello che c’è da sapere

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La fase di centrifuga è l’ultima delle fasi di lavaggio tipiche di ogni lavatrice. Ogni tipo e modello ne ha di diversi tipi e velocità, che possono incidere sensibilmente sul tempo di asciugatura del bucato e sulla durata stessa dei capi nel tempo.

 

Cos’è la centrifuga?

Il nome “centrifuga” deriva dalla forza che viene sfruttata per ottenere il risultato desiderato (la rimozione di buona parte dell’acqua dal bucato), ovvero la forza centrifuga: in fisica, per forza centrifuga si intende la forza apparente che viene percepita da un osservatore posto in un sistema in moto con moto circolare. Si tratta di un sistema di riferimento non inerziale, in quanto un osservatore in un sistema inerziale percepirà solamente la forza centripeta e non quella centrifuga. Si tratta della stessa forza sfruttata dalle centrifughe per alimenti, che hanno invece il compito di produrre succhi partendo da frutta e verdura.

Nello specifico, la centrifuga di una lavatrice viene attuata con una rapidissima rotazione del cestello in cui si trova il bucato, in modo che quest’ultimo subisca la forza centrifuga verso le pareti del cestello. Le pareti del cestello sono forate, e questo consente all’acqua, abbandonati i capi, di fuoriuscire dal cestello e proseguire nello scarico della lavatrice. In questo modo, il bucano ne uscirà “strizzato”, e addossato alle pareti del cestello, con molta meno acqua che dopo un semplice lavaggio, e che quindi impiegherà meno tempo ad asciugare una volta steso.

Velocità di centrifuga

Tanto più alto è il numero di giri della centrifuga della vostra lavatrice, tanto più il bucato risentirà della forza centrifuga (il cestello, infatti, gira più velocemente in uno stesso intervallo di tempo), e maggiore sarà l’acqua estratta durante il processo. Ogni modello di lavatrice ha uno specifico numero di giri di centrifuga massimo, che mediamente si aggira intorno ai 1000 / 1200 giri al minuto, lavatrici più datate, o modelli di marche minori arrivano a circa 600 / 800 giri al minuto, mentre lavatrici industriali o specifiche per alcune esigenze possono arrivare anche a 1400 / 1600 giri al minuto.

Prendendo ad esempio una comune lavatrice domestica, in media avrà 1000 o 1200 giri al minuto. Questa è la potenza massima a cui potrà centrifugare il vostro bucato, ma non la sola. Vi sono modelli di lavatrici, ormai sempre meno comuni sul mercato, detti a centrifuga fissa, dove non è possibile modificare il numero di giri della centrifuga ad ogni lavaggio, e i capi centrifugheranno tutti sempre alla stessa velocità; è sconsigliato acquistare una lavatrice di questo tipo in quanto tutti, più o meno, possediamo capi realizzati in diversi materiali, alcuni più delicati di altri, e che quindi richiedono un trattamento diverso anche in fase di centrifuga. Il rischio è di doversi ridurre ad escludere la centrifuga ogni volta che nel lavaggio sono presenti capi delicati, allungando così i tempi di asciugatura del bucato. Le lavatrici più comuni e più facili anche da trovare ad oggi sul mercato, sono chiamate a centrifuga variabile: è quindi possibile scegliere manualmente la velocità di centrifuga ad ogni lavaggio, solitamente proposte di 200 in 200 (ad esempio, 600, 800 e 1000).

Per ogni lavaggio, infatti, è spesso possibile modificare, abbassandoli, il numero di giri al minuto della centrifuga. Vi è un pulsante o una manopola, da cui è possibile controllare la velocità di centrifuga quando viene scelto il programma. Questa operazione è molto importante in caso stiate lavando capi più delicati del cotone, e che quindi andrebbero a rovinarsi se centrifugati alla massima potenza. Pere capi ancor più delicati, come ad esempio la lana o tessuti particolari come seta o raso, è possibile sempre escludere la centrifuga selezionando un’opzione normalmente contrassegnata da una spirale sbarrata: il lavaggio finirà dopo l’ultimo risciacquo, senza centrifugare il bucato alla fine, garantendo che i tessuti non vengano rovinati dall’elevata rotazione del cestello. Un’altra opzione molto comoda riguarda quei tessuti che possono essere centrifugati, ma che poi risultano difficili da stirare in quanto si “spiegazzano” più del dovuto: si tratta del pulsante “stiro facile” che consente di procedere alla centrifuga con una serie di impulsi a giri al minuto variabili, di modo che non si formino un alto numero di pieghe nei capi e ne risulti quindi più facile lo stiro.

Per i capi sintetici, inoltre, se lavati a temperature medio alte, è consigliabile non procedere subito alla centrifuga, ma di far “raffreddare il bucato prima”. In questo caso si può escludere la centrifuga dal lavaggio prescelto, in modo non parta in automatico dopo l’ultimo risciacquo, attendere che i capi raggiungano una temperatura minore, e poi selezionare manualmente la centrifuga. Infatti, la funzione di centrifuga, a tutti i giri per minuto che la vostra lavatrice ha a disposizione, può essere azionata “in solitaria”, indipendentemente dal lavaggio. Si tratta normalmente di un programma a sé sulla manopola di scelta dei programmi, indicata con una spirale, utile anche in caso laviate qualcosa a mano e poi vogliate sfruttare la lavatrice solo per eliminare una buona parte dell’acqua in eccesso prima di procedere a stendere i capi per l’asciugatura.

Per capire facilmente quali capi non sono adatti ad una centrifuga con un numero di giri particolarmente elevato, è bene affidarsi, come sempre, all‘etichetta presente sul capo stesso. Il simbolo che identifica la necessità di una centrifuga più “dolce” è una linea orizzontale, posta al di sotto di una bacinella d’acqua (la bacinella indica la possibilità di lavare il capo in una lavatrice casalinga, che quindi utilizza acqua per il lavaggio). In caso vi siano presenti due linee orizzontali, sempre al di sotto della bacinella, è consigliabile lavare il capo con il programma dedicato alla lana o a capi molto delicati, quindi a temperatura quasi o del tutto fredda, ed escludere la centrifuga a fine lavaggio, per evitare che il capo di infeltrisca o rovini prematuramente. Può bastare infatti un solo lavaggio sbagliato per rovinare per sempre alcuni tipi di tessuti particolarmente delicati, e la colpa maggiore è da imputare proprio alla centrifuga, a causa del tipo di movimento a cui sottopone i capi.

La centrifuga minore

La centrifuga finale del lavaggio non è l’unico momento in cui i vostri capi vengono sottoposti alla rotazione del cestello: durante tutto il lavaggio, infatti, il cestello ruota periodicamente, prevalentemente per risciacquare i capi, alla velocità di circa una decina di giri al minuto, da qui la definizione “centrifuga minore”. La rotazione consente infatti al bucato di sfregare con le pareti del cestello, e i capi gli uni con gli altri, in modo che il sapone venga eliminato e non ve ne rimanga alcun residuo. Allo stesso modo, la rotazione del cestello viene utilizzata al momento di immissione del detersivo e/o dell’ammorbidente, in modo che tutto il bucato ne venga intriso, lo sfregamento qui serve anche ad eliminare con successo sporco e macchie. Il risciacquo è sempre il punto un po’ più debole di una lavatrice, in quanto viene utilizzata poca acqua e la maggior azione viene affidata proprio alla rotazione del cestello, e spesso è anche la fase più lunga di un lavaggio, in quanto è necessario eliminare tutte le tracce di detersivo dai capi prima di procedere ad un ulteriore insaponamento o alla centrifuga. Per questo, è consigliabile attenersi alle quantità di detersivo proposte dai produttori, o al massimo ridurle: si possono ottenere ottimi risultati di lavaggio anche con quantità minime di detersivo, in quanto il potere pulente è affidato al movimento meccanico del cestello e quindi alla sua rotazione. Un risciacquo più veloce allungherà la vita dei vostri capi e della vostra lavatrice.

I problemi

In caso la vostra lavatrice sia vecchia, può darsi che ad un certo punto la centrifuga smetta di funzionare. 

Controllate sempre per prima cosa di non aver selezionato un programma che non prevede la centrifuga, o di non averla esclusa per errore premendo l’apposito pulsante. Se notate, invece, che al momento in cui dovrebbe iniziare la centrifuga, questa non solo non parte, ma c’è dell’acqua stagnante nel cestello, si tratta di un problema di scarico, che si ripercuote necessariamente anche sulla centrifuga, in quanto questa segue il completo scarico dell’acqua di lavaggio. Un altro problema comune delle lavatrice, soprattutto se sono state utilizzate molto nel corso degli anni, è la cinghia: un problema facile da identificare, in quando la lavatrice, in questo caso, non solo non centrifuga, ma emette rumori metallici anche durante il resto del ciclo di lavaggio. Ancora, se il blocco della porta è guasto, la lavatrice potrebbe funzionare correttamente fino alla centrifuga, e questa poi non partire per sicurezza.

Potreste anche riscontrare che la vostra lavatrice “esita”, muovendo il bucato con qualche giro più dolce, prima di iniziare la centrifuga vera e propria. In questo caso, non preoccupatevi: soprattutto nei modelli di lavatrici più nuovi e tecnologici, si tratta solamente del bilanciamento del peso. Onde evitare che la lavatrice si usuri prima del dovuto, lo che si sposti o faccia troppo rumore durante la centrifuga, i capi all’interno del cestello vengono spostati fino a quando il peso non è bilanciato egualmente da entrambe le parti. Solo a questo punto, la lavatrice comincerà a centrifugare.

Lo stesso sensore, sempre su modelli di lavatrici nuove e tecnologiche, impedirà la centrifuga se il bucato è troppo leggero o troppo pesante. Soprattutto in quest’ultimo caso, se avete caricato per errore la lavatrice con un peso superiore a quello dichiarato della lavatrice (generalmente intorno ai 7 kg per le lavatrici domestiche di normali dimensioni), una centrifuga rischierebbe di rovinare irreparabilmente alcuni componenti della lavatrice come il condensatore, che andrebbe quindi sostituito. Queste lavatrici quindi, in caso di peso superiore al dovuto, terminano il ciclo dopo l’ultimo risciacquo, evitando spiacevoli incidenti. Inoltre, caricare abitualmente troppo la lavatrice (per intenderci, dovrebbe sempre rimanere un piccolo spazio vuoto sulla sommità del cestello) porta ad un peggioramento del lavaggio, in quanto la rotazione del cestello non sarà sufficiente per lavare perfettamente tutti i capi e questi non saranno abbastanza liberi di muoversi durante la rotazione per uscirne ben puliti, ed un peso elevato danneggia prima del tempo molti componenti interni della lavatrice, oltre che il cestello stesso. Meglio, quindi, fare una lavatrice in più che stipare tutti i capi sporchi in un solo lavaggio. Lavare invece con carichi molto meno pesanti rispetto alla capacità massima della vostra lavatrice potrebbe sempre farvi incorrere in una mancata centrifuga. Ma spesso il problema non viene portato alla luce subito: alcune lavatrici, infatti, procedono alla centrifuga anche quando il peso è nettamente inferiore a quello consigliato, ma a lungo andare l’intera lavatrice rischia di rovinarsi, in quanto i sentori di bilanciamento percepiranno un enorme sbilanciamento, per quanto prima della centrifuga il cestello possa venir ruotato per evitarli e quindi causare un’usura prematura di ammortizzatori, cuscinetti, contrappesi e piedini di supporto, rischiando che la vostra lavatrice, col tempo, possa muoversi più del dovuto soprattutto durante la centrifuga o emettere strani rumori durante il funzionamento.

In linea generale, per evitare problemi alla vostra lavatrice, e quindi problemi per voi, l’ideale è seguire alla lettera quanto riportato sul libretto di istruzioni della lavatrice, ed i consigli che ogni produttore pubblica periodicamente sui propri siti online, sia per il bucato sia per la manutenzione della lavatrice. Sul libretto di istruzione potrete infatti trovare quali cose è possibile lavare o meno in lavatrice, e quando è necessario escludere la centrifuga,e tutte le direttive per non sovraccaricare (o altro contrario, caricare con un bucato troppo leggero) la vostra lavatrice, in modo da allungarne la vita quanto più possibile. Una lavatrice che non centrifuga crea un problema nella nostra società, abituata ad affidare il lavaggio di tutti, o quasi, i propri capi a questo elettrodomestico, e alla centrifuga in particolare che riduce notevolmente i tempi di asciugatura, dettaglio molto importante in caso viviate in climi particolarmente freddi o umidi, nella stagione invernale, o se non avete la possibilità di stendere i vostri capi all’aria aperta, o di lasciarli stesi per un lungo periodo di tempo. Come tutti gli elettrodomestici, anche della lavatrice è necessario prendersi cura, e la centrifuga, parte finale del lavaggio, ma anche la fase che più sollecita tutta la struttura ed i componenti della lavatrice, gioca un ruolo essenziale per il mantenimento in perfetto stato della lavatrice.


“In milioni hanno visto la mela cadere, ma Newton è stato quello che si è chiesto perché.”
(Bernard Baruch)

Sono una persona curiosa di natura, appassionata di libri, casa e cucina. Scrivo per soddisfare la mia curiosità e, spero, per risvegliare la vostra (e perché avere abiti puliti e profumati è sempre fantastico).

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