Come fare la lavatrice: istruzioni generali per il lavaggio dei capi

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C’è una prima volta per qualunque cosa, è questa è la prima, fatidica volta, per fare la lavatrice. Di seguito vi illustrerò i passaggi base per fare la lavatrice, evitare incidenti  di lavaggio ed ottenere capi puliti e profumati. Si tratta di un elettrodomestico utile, che ha rivoluzionato la vita di massaie e casalinghe in tutto il mondo dalla sua prima apparizione in commercio, sostituendo il lungo e pesante lavaggio al fiume o in varie tinozze.

Laddove citata la mamma, è possibile sostituirla con qualunque altro membro della famiglia con conoscenza decennale delle pulizie domestiche e conseguentemente degli elettrodomestici.

 

Cosa e dove

Una lavatrice è normalmente un elettrodomestico a forma di cubo o parallelepipedo, spesso bianco, con diverse aperture, pulsanti e cassetti. Cominciamo dalle cose facili: l’apertura più grande è quella destinata ai capi da lavare. Ora dovete solo capire se si tratta di una lavatrice a carica frontale (un grande oblò, spesso trasparente, sulla parte frontale della lavatrice) o a carica dall’alto (in questo caso vi è un coperchio che si solleva sulla parte superiore della lavatrice, solitamente dello stesso colore dell’elettrodomestico stesso. Vi sarà inoltre un cassetto diviso in più scomparti, destinato a vari detersivi, smacchiatori, ammorbidenti, e che vedremo in seguito, e la parte più spaventosa: le rotelle, schermi e pulsati per scegliere il tipo di lavaggio, la temperatura e la velocità di centrifuga.

Ora che avete identificato tutto, possiamo cominciare.

I capi

Ci sono persone che fanno molteplici lavatrici dividendo per colore, materiale, tipo di capo e detersivo da usare, ed altri (presente!) che mettono tutto assieme e si affidano alla sorte. Il consiglio migliore è di dividere con un minimo di coscienza. Se avete un capo che per esperienza perde colore durante il lavaggio, separatelo dagli altri, o almeno da quelli a cui potrebbe far cambiare colore. Un’altra utile divisione potrebbe essere tra scuri e chiari, o tra delicati e capi da lavare “normalmente”. Il tutto dipende dalla natura dei capi che vi trovate a lavare, ma lavare un maglione in lana, magari fatto a mano, a sessanta gradi assieme agli stracci non è mai una buona idea. Allo stesso modo, alcuni tessuti o tipi di macchie necessitano una temperatura ed un tempo di lavaggio superiore per poter essere perfettamente puliti (stracci, abiti da lavoro, macchie ostinate, fazzoletti… ). Nel dubbio, chiamate la mamma, lei sa sempre cosa fare.

Avete diviso i vostri capi in disordinate pile? Bene, ora arriva la parte più difficile.

I programmi

Caricate la prima lavatrice e  controllate che la presa sia correttamente inserita. Alcune lavatrici necessitano di accensione, altre si accendono automaticamente una volta inserita la presa o chiuso l’oblò. Chiudete l’oblò od il coperchio.

La maggior parte delle lavatrici moderne consente di scegliere tra programmi molto brevi (30, o anche 15 minuti), per dare una rinfrescata ai vostri capi, per capi non particolarmente macchiati, o molto delicati. Generalmente si tratta di programmi che lavano ad una temperatura minima (30 o 40 gradi) e quindi adatti a molti tipi di tessuti. Oltre a questi, semplici programmi, in genere 2 o 3, vi sono dei programmi intermedi che variano a seconda del tipo e modello di lavatrice: lavaggi specifici per capi sportivi (e generalmente sintetici), lana, seta, delicati, giornaliero, e poi i lavaggi più lunghi, solitamente per capi in cotone, lenzuola, stracci, abiti da lavoro o particolarmente macchiati. In questo caso le temperature salgono fino anche a 90 gradi (a cui personalmente consiglio di non lavare nulla) e i tempi possono superare ampiamente le 2 ore. Consigliano di non lasciare la lavatrice in funzione quando non siamo in casa (mia mamma ne ha fatta una vera e propria minaccia), quindi magari lasciate i programmi più lunghi a quando avete tempo a disposizione. Non si sa mai.

Riassumendo:

  • Programmi veloci: per delicati, lana, capi non particolarmente sporchi, lavaggi “giornalieri”
  • Programmi intermedi: tessuti sintetici, misto cotone, tessuti non meglio identificati
  • Programmi lunghi: lenzuola, capi in cotone, stracci, capi macchiati (e pretrattati, ma questo lo vedremo in seguito)

Le temperature

Una volta deciso il programma, la maggior parte delle lavatrici vi consente ora di scegliere anche la  temperatura a cui desiderate lavare i vostri capi, che non può comunque salire oltre la temperatura consigliata per quel tipo di lavaggio (e questo evita parecchi incidenti di lavaggio). Solitamente la scelta viene fatta tramite una manopola, ma nelle lavatrici moderne potrete anche trovare uno schermo, a volte palmare. Ogni lavatrice permette di scegliere tra un ampio range di temperature, e per quanto andrebbe seguito ciò che viene riportato sull’etichetta, vi sono alcune linee generali (o magari avete solo tagliato le etichette e ora non sapete che fare):

  • Lavaggio a freddo: Questo lavaggio va bene per i maglioni che hai paura di restringere, i tessuti particolarmente delicati come la seta (ma sempre meglio chiedere alla mamma di cui sopra prima di lavare qualcosa di veramente delicato o prezioso, perchè poi non si può tornare indietro), tessuti sintetici ed in generale tutti i capi non particolarmente macchiati. Inoltre, è un buon modo per risparmiare sulla bolletta e molti detersivi in commercio garantiscono ottimi risultati anche a freddo.
  • Temperatura 30°C: questa è la temperatura probabilmente più usata, perlomeno da me, perchè va bene un po’ per tutto. Sintetici, misto cotone (e se non è molto macchiato, anche il cotone), jeans, felpe, maglie, giacche, asciugamani (se non sono 100% cotone, non oltre questa  temperatura).
  • Temperatura 40°C: Questa è la temperatura limite per jeans e pantaloni, oltre tendono a rovinarsi o, peggio, stringersi.
  • Temperatura 60°C: Si tratta di una temperatura medio-alta che potrete usare per  tappeti, asciugamani, stracci, asciugamani in cotone, cotone particolarmente macchiato, lenzuola.
  • Temperatura 90°C: Questa non usatela. Seriamente, se non siete pratici e non conoscete bene i tessuti, potreste fare più danni che altro, oltre a far salire le bollette. La mamma può, chiedete a lei, nel caso.

La centrifuga

La mia no, ma molte lavatrici consentono di scegliere anche la velocità di centrifuga per il vostro lavaggio. Non fate centrifugare la lana a 1400 giri; per il resto, c’è margine di scelta.
Non tutte le lavatrici hanno lo stesso numero di giri massimo: alcune arrivano anche a 1200/1400, le più comuni fino a 1000, molte altre tra i 600 e gli 800. 

Come linea generale, i tessuti più delicati non andrebbero fatti centrifugare. Stendeteli direttamente come escono dopo il solo lavaggio, e abbiate pazienza. Utilizzate una potenza minore per tutti quei tessuti intermedi o sintetici, e ricorrete ai giri superiori solo se piove da una settimana e non vedete all’orizzonte alcuna speranza di avere capi asciutti in un tempo ragionevole, per capi particolarmente resistenti o abiti da lavoro che si rovinerebbero comunque.

Gli extra

Ora passiamo a tutti quei bottoni che occupano generalmente la parte frontale della lavatrice. Sono identificati da simboli abbastanza intuitivi (e che dovrebbero essere spiegati nel libretto di istruzioni, se l’avete ancora), ma solitamente si tratta di:

  • Esclusione della centrifuga: per i capi delicati di cui parlavamo sopra
  • Prelavaggio: particolarmente comodo in caso di capi un po’ macchiati o per allungare il lavaggio
  • Lavaggio a freddo: vedi sopra
  • Partenza ritardata di 3, 6 o 9 ore: questa mia madre dice di non usarla, ma sostanzialmente serve a far partire la lavatrice qualche ora dopo che l’avete caricata, e avete selezionato il programma.
  • Avvio/pausa: ricordate che anche se la mettete in pausa, l’oblò rimane bloccato
  • Blocco apertura: questo, più che un pulsante, è una spia luminosa che si spegne qualche secondo dopo che la lavatrice ha terminato il programma, per consentirvi di recuperare i vostri vestiti.
  • Altre spie: tra queste, diverse (di solito tre o quattro) servono a mostrare a che punto si trova il lavaggio, e sono identificate da numeri (90, 60, 30, 15), la spia di accensione (che lampeggia quando mettete il programma in pausa) quella del programma corrente e così via. Le lavatrici più moderne hanno direttamente un piccolo schermo che mostra esattamente quanti minuti mancano al completamento del programma.

Detersivi e ammorbidenti

In commercio vi sono infiniti tipi di detersivi ed ammorbidenti: liquidi, in polvere, in capsule, profumati, extra profumati, in perle, concentrati, salvafreschezza e chi più ne ha più ne metta.

I cassetti destinati a detersivo e ammorbidente sono fatti in modo diverso a seconda della lavatrice, ma il primo a sinistra è spesso destinato al detersivo, quello più piccolo all’ammorbidente (che potete anche aggiungere durante il funzionamento, ma non scordatelo). Alcuni detersivi (o forse è solo abitudine) vengono messi direttamente nel cestello. Fate come faceva vostra mamma e non sbaglierete. Vi sono anche tipi di detersivo per specifici  tessuti: lana, bianchi, con smacchiatore, per capi delicati. Evitate solo di usare quelli per il lavaggio a mano, fanno troppa schiuma.

Le lavatrici a carica dall’alto sono spesso sprovviste di cassetto, e il detersivo viene inserito direttamente nel cestello. In questo caso, prima il detersivo, e poi i capi, per evitare che il detersivo in sè macchi i capi.

Consigli pro e trucchetti

Una volta che sarete diventati professionisti della lavatrice, o se invece alcune cose proprio non sono per voi, ecco una serie di trucchetti e consigli.

  • Acchiappacolore: in commercio in diverse marche e dimensioni, si tratta di un fazzoletto in grado di “acchiappare” il colore disperso durante il lavaggio, evitando che questo venga assorbito dai capi più chiari, macchiandoli o cambiandone leggermente il colore (mai più magliette rosa). Anche se lo utilizzate con capi bianchi, verrà sempre fuori un po’ grigio.
  • Palline/sacchetti per biancheria: alcuni tipi di biancheria andrebbero lavati a mano, come i reggiseni, specialmente se hanno il cosiddetto “ferretto”. Penso quasi nessuno lo faccia, e la soluzione migliore per evitare si rovinino o rompano in fretta si possono mettere in apposite palline di plastica o sacchetti, che li protegge durante il lavaggio. Non fateli comunque centrifugare al massimo dei giri.
  • Pretrattare: in questo la lavatrice c’entra poco. Si tratta infatti dell’insaponare e sciacquare un capo prima di metterlo in lavatrice, in caso di macchie particolarmente ostinate (sugo, sangue, caffè, erba). Aumenta le possibilità che venga perfettamente pulito dopo il lavaggio, ed è consigliabile farlo quando la macchia è ancora fresca, magari usando uno dei rimedi di mamme e nonne, che male non fanno.
  • Oblò/apertura superiore: lasciatela aperta per un po’ dopo aver tirato fuori i capi. Eviterete così che l’umidità ristagni e crei un brutto odore. Allo stesso modo, cercate di togliere i capi dalla lavatrice il prima possibile, in modo che mantengano il profumo di bucato.
  • Lavaggi a vuoto: è consigliato circa una volta ogni paio di mesi, da aggiustare secondo le vostre esigenze di lavaggio, e si tratta di un modo semplice per pulire la lavatrice, facendola funzionare con il ciclo più lungo, alla massima temperatura, ma con il cestello vuoto (alcuni aggiungono aceto o bicarbonato per una pulizia ancor più profonda).
  • Il filtro: in qualche punto in basso, solitamente su un lato, avrete uno sportello che si apre più o meno facilmente. All’interno vi è il filtro dell’acqua della lavatrice, dove si accumula sporco, o piccoli pezzetti non meglio identificati. Pulirlo regolarmente allunga la vita della lavatrice e vi garantisce che ogni bucato sia davvero pulito
  • Controllate le tasche, non penso serva spiegare il perchè. O meglio, lo capirete da soli la prima volta che lascerete un fazzoletto di carta nella  tasca dei jeans. Oltretutto, gli spiccioli possono rovinare la lavatrice.
  • Anticalcare: se l’acqua della vostra zona è molto ricca di calcare, è bene usare un anticalcare con tutti o almeno la maggior parte dei lavaggi. Aiuta a mantenere tutte le parti della lavatrice libere dal calcare e ad evitare si rompa prima del tempo.
  • Far funzionare la lavatrice solo quando è piena vi fa risparmiare lavaggi, e di conseguenza, soldi.
  • Se possibile, staccate sempre la lavatrice. Oltre a consentirvi di risparmiare in quanto le spie non rimangono sempre accese, vi dà una sicurezza in più.
  • Investite in un cesto/sacco per la biancheria: da tenere in bagno, o in un angolo nascosto della casa. Ve ne sono di ogni tipo, colore e dimensione. Vi evita il dover girare tutta la casa alla ricerca di capi da lavare ogni qual volta decidiate di fare una lavatrice, se prenderete l’abitudine di usarlo dopo averlo comprato, e dà anche una parvenza di ordine che non guasta mai.

“In milioni hanno visto la mela cadere, ma Newton è stato quello che si è chiesto perché.”
(Bernard Baruch)

Sono una persona curiosa di natura, appassionata di libri, casa e cucina. Scrivo per soddisfare la mia curiosità e, spero, per risvegliare la vostra (e perché avere abiti puliti e profumati è sempre fantastico).

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